Sembra che Netflix stia iniziando la sua campagna contro la condivisione abusiva delle password, anche se ufficialmente l’azienda sostiene che i cambiamenti saranno effettivi a partire da marzo, come annunciato nella lettera agli azionisti di gennaio. Tuttavia, diverse testimonianze raccolte in redazione e sui social network suggeriscono che alcuni utenti stanno già incontrando problemi con la visione contemporanea su più dispositivi a partire dal 1° febbraio, anche se funzionava regolarmente il giorno prima.

In attesa di ulteriori chiarimenti, Netflix ha annunciato alcune novità per gli iscritti al suo piano Premium, che costa 17,99 euro al mese e include la risoluzione 4K e la visione contemporanea su un massimo di 4 dispositivi.

Audio Spaziale

La prima novità è il supporto per l’Audio Spaziale, disponibile su smart TV, computer, smartphone e tablet, che offre un’esperienza immersiva simile al suono cinematografico senza la necessità di attrezzature aggiuntive. Il servizio sarà disponibile in più di 700 titoli del catalogo di Netflix, compresi Stranger Things, The Watcher, Mercoledì e Glass Onion, ed è facilmente riconoscibile grazie a un’etichetta specifica.

Download su 6 dispositivi

Netflix ha aumentato il numero di dispositivi abilitati al download da 4 a 6 alla volta per gli abbonati Premium, in base a ricerche e analisi di mercato che hanno “dimostrato che gli abbonati vorrebbero poter scaricare i film e le serie da guardare offline su più dispositivi, in particolare quando viaggiano e passano da un dispositivo all’altro”. Tuttavia, per gli altri piani, il limite al download rimane uno o due dispositivi alla volta.

Nota critica: Anche se queste novità potrebbero sembrare interessanti, la questione della condivisione abusiva delle password rimane irrisolta e alcuni utenti stanno già riscontrando problemi con la visione contemporanea su più dispositivi. La mossa di aumentare il numero di dispositivi abilitati al download potrebbe anche essere vista come un modo per rendere il servizio più attraente per gli abbonati Premium, a discapito degli utenti con piani più economici.